mercoledì 10 novembre 2010

Il problema dell'assistenza sanitaria agli anziani nel 12° piano quinquennale

L'invecchiamento della popolazione, e dunque l'aumento della popolazione anziana, in Cina, è uno dei problemi più rilevanti e desta non poche preoccupazioni per il futuro.
Alla fine del 2009 si contano 167 milioni di anziani (quasi tre volte la popolazione italiana), in cui più dell'11% supera gli 80 anni. A questo vanno aggiunti i 31 milioni e 590 mila anziani disabili o con handicap vari.
Più del 50% delle coppie anziane (che spesso rimangono nelle campagne, nelle città più piccole, nelle zone dell'interno) vivono sole, lontane dai propri figli.
Forti pressioni in tal senso si sono ripercosse anche nei meeting attorno alle decisioni sul dodicesimo piano quinquennale, il cardine su cui si muoveranno le manovre del governo nei prossimi 5 anni (2011-2015).
Una parte importante del 12° piano quinquennale sarà costituito dai sussidi alla popolazione anziana: il vice-ministro degli affari civili Dou Yupei ha affermato che i cittadini anziani a basso reddito e svantaggiati verranno sostenuti da aiuti finanziari nelle spese mediche e nelle spese destinate a case di riposo.
Le case di riposo hanno oggi 2 milioni e 660 mila letti, in grado di servire soltanto l'1.59 % della popolazione anziana; questa situazione non può che far dire a Fang Jiake, capo deputato dell'associazione per il benessere dei cittadini anziani, che "è necessario lasciare queste risorse limitate a chi ne ha veramente bisogno."
Il piano propone la continuazione ,nelle campagne,  del sistema delle "5 garanzie" (五保,che i riguardano i basilari bisogni degli anziani) per anziani e disabili a basso reddito, e nelle città, di assistenza per gli anziani dei "tre no" (无三,cioè per gli anziani senza parenti, senza lavoro, senza possibilità di lavorare). Saranno disposti servizi gratuiti, a prezzo ridotto, sviluppo completo dei servizi di assistenza sociale, miglioramento dei servizi di pensione sociale nelle città e nei quartieri, organizzazioni di servizi per assistenza domiciliare agli anziani, la costituzione di centri generali di assistenza sociale a livello distrettuale, organizzazioni di servizi assistenziali anche a livello comunale, la disposizioni di 30 letti nuovi ogni 1000 anziani.

Per quanto riguarda le aree rurali gli aiuti delle "5 garanzie" dovranno aumentare del 40% e disabili e semi-disabili potranno ottenere servizi di assistenza.Comunità rurali con diverse condizioni porteranno avanti servizi di assistenza domiciliare.

Prioritaria è l'assistenza dei disabili: lo stesso Fang Jiake ammette che è necessario incentivare e dare aiuti al personale preparato e competente, che al momento scarseggia (la maggior parte dei lavoratori nelle case di riposo sono infatti lavoratori licenziati sui 40/50 anni, spesso senza un adeguato livello di specializzazione).
In generale, manca in Cina un'adeguata preparazione del personale specializzato nell'assistenza degli anziani:
infatti, di fronte ad una domanda colossale, al momento ci sono in tutto il paese solo alcune decine di migliaia di addetti con una qualifica professionale. Il vice-ministro Dou Yupei ha posto l'accento sul miglioramento del livello di specializzazione, visto come inseparabile dallo sviluppo delle scuole superiori, tecniche, professionali, infermieristiche e dei vari settori nella medicina. Un altro passo sarà quello di promuovere, organizzare, sviluppare ed istituzionalizzare i servizi di volontariato che riguardano l'assistenza ad anziani e disabili.
Dou Yupei ha rivelato che verrà istituito un sistema di sovvenzioni per l'assistenza agli anziani.
Nello stesso tempo, è stata vista la necessità di incoraggiare e guidare le società di assicurazioni ad introdurre, in merito all'assistenza sociale, servizi assicurativi a lungo termine. Dall'altra parte non bisogna dimenticare l'importanza dello sviluppo di una consapevolezza popolare sulle stesse assicurazioni sociali a lungo termine.